Barbara Randazzo e Valerio Onida - com’è noto - si sono rivolti al Tribunale Civile di Milano facendo ricorso contro la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia, affinché “voglia accertare e dichiarare il loro diritto a partecipare alla consultazione referendaria nel rispetto della loro libertà di voto, violata dall’eterogeneità del quesito” del referendum costituzionale. Qui è possibile leggere il testo integrale del ricorso.